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Un tempio del calcio, rimasto tale nel tempo: Craven Cottage, casa del Fulham FC.

  • calcioinglese
  • 23 gen 2015
  • Tempo di lettura: 3 min

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La storia di oggi inizia parecchio tempo fa, a dirla tutta molto prima che nascesse il football. “Impossibile!” direte voi! E invece no: 1780, Londra. Un signore di nome William, sesto Barone di Craven, decide di regalarsi una villetta, o per meglio dire, un cottage. Il signor Craven non può immaginare che il suo nome si legherà indissolubilmente a quel fantastico sport che èil football; ma andiamo con ordine. La villetta viene costruita, e negli anni venne abitata da gente ricca e famosa (i rumors parlano anche di Sir Arthur Conan Doyle e addirittura della Regina Vittoria) ma nel 1888 essa venne distrutta da un incendio e il luogo venne abbandonato. Qualche anno dopo si presentarono i dirigenti del Fulham St Andrew's Church Sunday School F.C. che erano in cerca di un nuovo campo, il nono dei dodici totali, dove giocare. Raggiunsero un accordo coi proprietari del terreno nel 1894 e fu così che il 10 ottobre 1896 si giocò la prima partita al Craven Cottage: Fulham v Minerva FC, gara valida per la Middlesex Senior Cup. Qualche tempo dopo fu costruita la prima tribuna, la cosiddetta Rabbit Hutch che poteva ospitare 250 persone sedute. Quello che era il cottage originario adesso è il cerchio di centrocampo. Nel 1904 il London County Council cercò di far chiudere il campo per via della scarsa sicurezza senza risultati; la conseguenza fu l’incarico assegnato ad Archibald Leitch di progettare una nuova tribuna al costo record di 15.000£: nacque la Stevenage Road Stand e l’annesso pavillion, cioè il cottage attuale. Da qui in avanti è tutto un susseguirsi di strane vicende, prima fra tutte il tentativo da parte di William Hill e Henry Norris di fondere la squadra con l’Arsenal e dar vita così a un London Superclub che secondo i progetti avrebbe dovuto giocare in un nuovo stadio dall’altra parte della Stevenage Road. Nel frattempo lo stadio veniva utilizzato per gli scopi più disparati: esibizioni canore, marching bands funzioni religiosi ecc..

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Nel 1933 ritornò l’idea di demolire lo stadio per far spazio a un nuovo impianto da 80.000 posti, ma non se ne fece niente a causa dell’arrivo della Grande Depressione. Stranamente è proprio in questi anni che si registra la massima affluenza: nel 1938 quasi 50.000 persone assistono alla gara contro il Millwall. Dopo la II Guerra Mondiale il Fulham torna a calcare i campi di massima serie nel 1949 e da lì iniziano i lavori: nel 1962, ultimo club in First Division, vengono installati i riflettori e il nuovo tabellone elettronico; due anni dopo il club si finanzia la costruzione della copertura alla Hammersmith End vendendo Alan Mullery al Tottenham. Nel 1972 viene inaugurata la nuova Eric Miller Stand in onore del presidente del club, ma dopo il suicidio dello stesso Miller dovuto a guai politici e finanziari si preferisce chiamarla Riverside Stand. Poi accadde il disastro di Hillsborough e arrivò la sentenza del Taylor Report. Di fronte a questi eventi, il Fulham si comportò in maniera assurdamente immobilista: la dirigenza impiegò la bellezza di 13 anni per rendere a norma il Craven Cottage. In tutto questo tempo ne successero di tutti i colori: parole al vento, promesse da marinaio, chiacchere su un ipotetico nuovo stadio. La situazione divenne insostenibile e il club fu costretto a giocare le gare casalinghe al Loftus Road dal 2002 al 2004; i tifosi per protesta boicottarono il club seguendo la squadra solamente in trasferta. A Dicembre 2003 finalmente arrivò il permesso per l’inizio dei lavori, che terminarono nell’estate del 2004. Il nuovo Craven Cottage, finalmente a norma e con una capienza di 22.000 persone, venne inaugurato il 10 Luglio 2004 in un’amichevole contro il Watford. Nel corso di quest’anno è stato presentato il progetto di ampliamento della Riverside Stand per portare la capienza a 30.000. Niente di stravolgente, per fortuna. Il signor William, sesto Barone di Craven, ne sarà contento.

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Creato da Luca Bonomi

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