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Tra modernità e tradizione: viaggio negli Stadi di Dublino

  • Jacopo Ghirardon
  • 28 gen 2015
  • Tempo di lettura: 11 min

Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta degli impianti più caratteristici delle varie città Britanniche ed Irlandesi dalla capitale della Repubblica d'Irlanda, Dublino. La realtà calcistica Irlandese è parecchio complessa, ma cerchiamo di riassumerla in breve: esistono nell'isola due federazioni, la FAI (Football Association of Ireland) che controlla il calcio nella Repubblica d'Irlanda, e la IFA (Irish Football Association), di cui parleremo più dettaglaitamente nel prossimo viaggio, che controlla il calcio nell'Irlanda del Nord, ossia 6 delle 9 contee appartenenti all'Ulster sotto il controllo politico del Regno Unito. Spesso infatti si associano le parole Ulster ed Irlanda del Nord come sinonimi, ma in realtà 3 contee appartenenti geograficamente all'Ulster (che è una delle 4 provincie in cui è divisa l'Irlanda), sono politicamente parte integrante della Repubblica d'Irlanda. Trattasi di Donegal (in cui per altro gioca l'unica squadra Professionistica di queste tre contee, ossia il Finn Harps di Ballybofey, attualmente in First Division), Monaghan e Cavan. Inoltre, nella Repubblica d'Irlanda gioca il Derry City, squadra che si trova effettivamente in territorio Nord Irlandese ma che dal 1985 è stata ammessa alla League of Ireland, in quanto dal 1974 è stata costretta ad abbandonare il calcio NordIrlandese visto le violenze (spesso avvallate dalla stessa IFA) che occorrevano praticamente ad ogni partita tra il Derry, squadra che rappresenta la maggior parte della popolazione della città di fede Cattolica, e le grandi avversarie di Belfast e dintorni di chiara matrice Protestante.

Ma torniamo a Dublino. Tutti conoscono la nazionale Irlandese, quella squadra magari non eccelsa tecnicamente ma con uno spirito battagliero unico al mondo e trascinata da quella marea verde, i Boys in Green, che seguono la loro nazionale con orgoglio unico ovunque. E partiamo dunque nel nostro viaggio dalla casa attuale della nazionale (in coabitazione con il Rugby), l'Aviva Stadium.

Costruito nel 2007, è stato inaugurato nel 2010, ed è uno stadio moderno che sorge su quello che era il vecchio stadio della nazionale Irlandese, Lansdowne Road.

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Già, il vecchio Lansdowne, una pagina indelebile nella storia del calcio Irlandese. Lo stadio prendeva il nome semplicemente dalla via adiacente alla tribuna principale dell'impianto, che si trovava nel quartiere di Ballsbridge nella zona a sud del Liffey di Dublino. Aperto nel 1872 esclusivamente per il rugby, apre al calcio solamente 96 anni dopo, quando nel 1968 ospita una sfida di Coppa Campioni tra il Waterford United, all'epoca campioni d'Irlanda, squadra di una città che per altro si trova 200km a sud di Dublino, e il Manchester United. Fu un tutto esaurito per vedere la piccola squadra Irlandese giocarsela contro i Busby Boys, che si imposero per 1-3 con una tripletta di Denis Law. Menzione d'onore pure per il marcatore del Waterford, Matthews, tuttora l'ottavo marcatore di tutti i tempi nella League of Ireland. Presente in quella partita in campo anche la leggenda del Manchester United Bobby Charlton, che chiuderà incredibilmente la propria carriera con il Waterford United, giocando alcune partite nel 1976. Il Waterford lo contattò per provare ad arginare l'arrivo nella rivale Cork di George Best, che finiti gli anni d'oro col Manchester United girò un po' in tutto il mondo. Erano ufficialmente iniziati gli anni d'oro del calcio Irlandese, curisosamente dalla provincia Irlandese. La FAI capì che Dalymount Park, lo storico impianto del calcio nazionale, di cui parleremo meglio dopo, era troppo piccolo, e ormai il calcio era parte integrante della vita degli Irlandesi, arrivando ormai ai livelli del rugby e iniziando ad incalzare quello che tutt'ora è il primo sport nazionale Irlandese, il Calcio Gaelico, quell'antichissimo sport vero orgoglio dell'identità nazionale Irlandese, che tutt'ora attira regolarmente un numero di spettatori capace di competere con la Premier League Inglese. Cosi dal 1971 la nazionale Irlandese iniziò a giocare i primi incontri di spicco nelle qualificazioni ai mondiali e agli Europei, traslocando in maniera pressoche definitiva nel 1990. Nel 1995 lo stadio legò al suo nome ad una delle partite più feroci e violente della storia del calcio Britannico: un'amichevole tra Irlanda e Inghilterra durò appena 27 minuti, quando al goal di David Kelly per gli Irlandesi, gli Inglesi risposero gettando di tutto in campo: erano gli anni in cui l'IRA aveva annunciato il cessate il fuoco, ma la tensione tra i due paese era ancora parecchio alta. L'ultima sfida di calcio giocata a Lansdowne fu una finale di FAI Cup a dicembre del 2006 tra il St.Patrick's e il Derry City, con il trionfo di quest'ultima per 3-2 ai supplementari. L'ultima gara della nazionale era stata qualche settimana prima, con la Repubblica d'Irlanda che si impose su San Marino per 5-0 in una sfida di qualificazione ad Euro 2008. Dopo di che lo stadio iniziò ad essere demolito, per far spazio, tre anni dopo, al moderno Aviva Stadium. Nel contempo le nazionali furono costrette ad emigrare a Croke Park, lo stadio da 85mila persone, tempio fino ad allora inespugnabile del calcio Gaelico, in una decisione storica in quanto nel regolamento della GAA è espressamente vietato dare in affidamento i loro campi a tutti gli sport di matrice Britannca. Oltre alla struttura tipicamente Old-Style, ovvia per uno stadio nato nel 1872 e modificato solo marginalmente nel corso degli oltre 130 anni di storia, la cosa che rese unica questo stadio è la fermata del DART, la linea ferroviaria che collega tutta la zona di Dublino fino a Bray, direttamente sotto la West Stadium dello stadio (foto sotto).

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Con l'avvento del nuovo stadio, la ferrovia ora passa solamente adiacente allo stadio, anche se la fermata è comunque lontana una decina di metri. Ma come non dimenticare le tribune in legno nella North Stand, aperte solo nel rugby perchè ritenute troppo pericolose nel calcio. Tutta questa magia è cosi stata messa da parte per la costruzione dell'Aviva Stadium, 51mila posti tutti a sedere e al coperto, con una particolare forma ad onda che lo rende riconoscibile anche da parecchi chilometri di distanza. La cosa particolare di questo stadio è la presenza di tre livelli, che scemano fino a diventare uno solo nella North Stand, che viene riservata agli ospiti nelle sfide internazionali.

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Il 4 agosto 2010 venne ufficialmente aperto lo stadio al calcio con un'amichevole tra il Manchester United e una selezione dei migliori calciatori della League of Ireland, quasi volendo dare continuità a quanto avvenuto 40 anni prima. La prima sfida della nazionale fu una settimana dopo contro l'Argentina, persa dai Boys in Green per 1-0. Lo stadio tutt'ora, calcisticamente parlando, ospita le gare della nazionale, la finale della Coppa d'Irlanda e ha ospitato nel 2011 la finale di Europa League tra Porto e Sporting Braga. Certo, i vecchi tempi sono andati, ma il calcio Irlandese ha comunque un degno palcoscenico su cui esprimersi.

Abbiamo già accennato, presentado gli stadi che hanno ospitato la nazionale, a qualche club della League of Ireland, il campionato nazionale Irlandese. E' un campionato certamente non famoso su scala Europea, ma comunque dotato del suo abbondante fascino e con risultati a livello Europeo impensabili fino a qualche anno fa, su tutti con la storica qualificazione ai Gironi di Europa League nel 2011 per lo Shamrock Rovers, un'impresa che probabilmente fa impallidire ogni più impensabile cupset in FA Cup. Attualmente il campionato Irlandese presenta 12 squadre, con la First Division che ne ha 8. Caratteristica del campionato sia il giorno di gara, il venerdi sera, sia il periodo dell'anno, si gioca infatti alla Scandinava, da Marzo a Novembre. Quindi se si è in Irlanda in estate e si vuole vedere qualche partita di campionato, c'è l'imbarazzo della scelta. Sotto la First Division ci sono i campionati Provinciali Intermediate, da cui parte la struttura della Non League irlandese. Le categorie non sono collegate, ma i campioni dei 3 gironi di Intermediate comunque hanno la possibilità di iscriversi alla First Division l'anno dopo. Attualmente Dublino ha 5 squadre professionistiche, tre in Premier Division (St.Patrick's Atheltic, Bohemians e Shamrock Rovers) e due in First Division, Shelbourne e UCD.

Cominciamo a descrivere brevemente i 5 stadi Dublinesi della Lega Irlandese, partendo da Dalymount Park, storica casa del calcio Irlandese e attualmente sede delle partite interne dei Bohemians. Situato a Phibsborough, è da sempre la casa dei Rossoneri Dublinesi, unica squadra del North Side della capitale, e uno dei club con più fans nella Repubblica.

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Inaugurato nel 1901, diventa fin da subito uno degli stadi principi della nazione, infatti all'epoca l'Irlanda era ancora completamente sotto il controllo Britannico. Nel 1903 ospita la prima finale della Coppa nazionale tra gli stessi Bohemians e il Distillery di Lisburn, mentre nel 1904 ospita la prima sfida tra la nazionale Irlandese e quella Scozzese. Nel 1908 lo stadio venne completato, con delle tribune in legno dietro le due porte e una adiacente alla tribuna centrale. Migliorato fino ad avere, ad inizio anni '30, una capienza di oltre 40mila spettatori, nel 1962 venne dotato dell'impianto di illuminazione, proveniente da Highbury, stadio dell'Arsenal. L'impianto venen inaugurato proprio con un'amichevole tra Bohemians ed Arsenal. Già dal 1940 però lo stadio era casa, oltre che dei Bohemians, anche della nazionale Irlandese, che nel 1947, con un'amichevole contro l'Inghilterra, stabilì il record di pubblico, 47mila spettatori. Lo stadio iniziò a decadere dagli '70: per un'amichevole contro l'Unione Sovietica il pubblico fu costretto ad arrampicarsi addirittura sui tetti dello stadio visto l'affollamento, e nel 1985 per una gara di qualificazione ai mondiali contro l'Italia, solo un tempestivo intervento della polizia evitò una strage con il pubblico completamente ammassato nelle ormai vecchie e decadenti tribune.

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Dopo questi episodi lo stadio venne per certi versi demolito, come la Tramway End, di cui tutt'ora restano i resti dietro la porta. Lo stadio venne di fatto abbandonato dalla nazionale, e restò in man esclusivamente ai Bohemians, che a fine degli anni '90 investì pesantemente per dare allo stadio delle sufficienti misure di sicuerzza: Nel 1999 venne costruita la moderna Jodi Stand, che sostituì la vecchia tribuna in Legno costutia 90 anni prima. Venne inoltre completata successivamente la ristrutturazione della Shed End per portare lo stadio ad una capienza di circa 8mila spetttatori in un impianto che comunque trasuda storia e quella magia di calcio antico ormai andata.

Ci spostiamo di qualche chilometro a sud, per arrivare nel quartiere di Inchicore, non troppo lontano da St.James's Gate, la storica casa del birrificio più famoso del mondo: Guinness. Ha qui casa il St.Patrick's Athletic, uno dei club storici del calcio Irlandese. Fondato nel 1928, ha vinto nella sua storia 9 titoli nazionali, l'ultimo nel 2013, e 3 FAI Cup, torneo vinto per la prima volta dopo 54 anni d'attesa nel 2014. E' inoltre uno dei due club a non essere mai retrocesso nella First Division Irlandese da quando, nel 1951, è entrato nella League of Ireland. Il Club è stato vicino più volte ad arrivare ai gironi di Europa League negli ultimi anni, perdendo nel 2008 il playoff contro l'Hertha Berlino e nel 2009 contro la Steaua Bucarest.

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Il suo stadio è Richmond Park, situato nel quartiere dove è nato e da sempre gioca il St.Pat's, Inchicore. L'impianto sorge su un vecchio parco dove erano soliti alloggiare i soldati Britannici nel periodo dell'occupazione Britannica in Irlanda. Lo stadio venne preso in mano per la prima volta dal Bridville nel 1925, ma il club, poi dismesso nel 1945, lasciò rapidamente il campo al St.Patrick's, fondato nel 1928 e e che da subito prese in mano l'impianto, che venne abbandonato per una decina d'anni in quanto troppo piccolo per il campionato Irlandese. Lo stadio venne messo a norma nel 1960, e venne rimodificato nuovamente a cavallo degli anni '80 e '90. Attualemente ha una capienza di 5.300 spettatori, con quattro settori: la Main Stand, completamente coperta che tiene 1800 spettatori, la Shed End, dietro la porta che ne tiene circa 1.500, la Camac Terrace, opposta alla tribuna principale, che prende il nome dall'omonimo fiume che scorre dietro la tribuna, e la West Stand che viene utilizzata come settore ospite. Uno stadio sicuramente old, con i palazzi a fare da contorno, in uno degli ambienti più caldi del calcio Iralndese per club.

Proseguendo il nostro percorso sulla LUAS, la linea di tram che collega l'ovest e l'est di Dublino, arriviamo a Tallaght, periferia estrema di Dublino, ormai quasi una città indipendente staccata dalla capitale. Qua sorge l'impianto dello Shamrock Rovers, la squadra più titolata del calcio Irlandese. Lo stadio è stato costruito recentemente, nel 2009, e presenta due tribune coperte di una capienza di 3mila persone a testa completamente coperte. Nella tribuna centrale si trova anche la sezione per gli ospiti e quella VIP. E' uno stadio moderno che ha a disposizione anche una tribuna removibile dietro alla porta, una North Stand montata solo per le grandi occasioni, che come vedremo per i Rovers, sono state già molte. Fondati nel 1901, i Rovers hanno giocato dal 1927 al 1986 al Glenmalure Park, storico stadio nel quartiere di Milltown.

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Uno stadio che ha visto scritte pagine indelebili della storia del club, con 14 dei 17 titoli vinti nella sua storia. Glenmalure Park presentava 20mila spettatori ad ogni partita, ed è sempre stata la casa spirituale dei Rovers, con queste terrace infinite e quella tribuna coperta con una forma del tetto tanto strana quanto amata e caratteristica. Poi, nel 1987, nel periodo d'oro dei Rovers, la famiglia Kilcoynes, proprietaria dei terreni, decide di vendere lo stadio per realizzare delle strutture immobiliari, scelta che fece infuriare i tifosi dei Rovers che entrarono in campo durante una semifinale di coppa contro lo Sligo per dimostrare il loro disappunto. Ma alla fine la demolizione avvenne e i Rovers furono costretti a 20 anni da “homeless”, girando più o meno in tutti i campi della capitale e vivendo alla giornata. Già ad inizio del 2000 i Rovers trovarono in Tallaght il luogo ideale per il nuovo impianto di proprietà, ma una forte crisi societaria, che costrinse il club addirittura alla prima retrocessione in First Division nella storia, ritardò i piani fino al 2007, quando finalmente iniziò il processo di costruzione dell'impianto realizzato nel 2009. Nel 2006 il club viene preso in mano dai tifosi, che riusciono a ripianare i debiti, a riportare entusiasmo nella piazza e soprattutto a tornare subito in Premier Division, al termine di un testa a testa con il Dundalk risoltosi all'ultima giornata con il pareggio un Cobh. Dopo 2 anni di consolidamento in Premier Division, il 2009 sancì l'inizio dell'era Tallaght Stadium, e della più grande favola della storia del calcio Irlandese. In quella stagione i Rovers si qualificarono per l'Europa League e ospitarono il Real Madrid in un'amichevole per l'inaugurazione dell'impianto (anche se già usato precedentemente per le gare di campionato) che fu l'esordio assoluto di Cristiano Ronaldo con i Blancos. L'anno successivo i Rovers ospitarono in Europa League la Juventus, che vinse per 0-2 davanti al solito tutto esaurito, ma sopratttutto vinsero il campionato, obiettivo centrato pure la stagione successiva. I Preliminari di Champions approdarono per la prima volta a Tallaght, e un sorteggio favorevole contro gli Estoni del Flora permise ai Rovers di passare il turno. Nel terzo turno arrivò il Copenaghen, l'anno prima agli ottavi di Champions, che si impose per 0-2 a Tallaght dopo l'1-0 a loro favore al Parken di Copenaghen. I Rovers vennero quindi inseriti nel playoff di Europa League, dove affrontarono il Partizan: l'1-1 dell'andata in Irlanda lasciò poche speranze, che incredibilmente vennero realizzate con uno storico 1-2 ai supplementari che zittì il pubblico di Belgrado e che per la prima volta aprì le porte ad una squadra Irlandese dei gironi di una competizione Europea. E poco importa che nei gironi i Rovers realizzarono 0 punti, le immagini del momentaneo vantaggio a White Hart Lane con il goal di Stephen Rice sotto il settore letteralemente invaso da tifosi Dublinesi resteranno per sempre impresse in chi ama questo calcio.

Chiudiamo il nostro viaggio arrivando nella zona portuale, dove gioca lo Shelbourne. Storico club Dublinese fondato nel 1895, è il più antico club professionista della città ancora in attività. Vincitore di 13 campionati, 7 Coppe Nazionali 3 Irish Cup (ossia la coppa dell'Irlanda del Nord, a testimonianza degli anni giocati nella Lega unica Irlandese prima dell'inidipendenza della Repubblica d'Irlanda), attualmente gioca in 1st Division, dopo la retrocessione avvenuta nel 2013 e diversi anni difficili che hanno portato il club da giocarsi il playoff di Champions contro il Deportivo nel 2004 ad una retrocessione a tavolino nel 2006 per una forte crisi economica che aveva colpito il club.

L'impianto dove giocano gli Shels dagli anni '50, si chiama Tolka Park, e prende il nome dal fiumiciattolo che attraversa il quartiere di Ringsend dove sono stati fondati i Shels. Il quartiere dove si trova lo stadio è Drumcondra, e infatti l'omonima squadra che dominò il calcio Irlandese negli anni '50 e '60, poi sparita e rinata a livello dilettantistico, giocò per prima li. Lo stadio venne acquistato dallo Shelbourne nel 1989, che lo rese il primo stadio nazionale completamente a sedere, un gioiellino per l'epoca. Attualmente lo stadio può tenere 10mila spettatori, con la Richmond Road stadium come tribuna principale, con la Riverside Stand dall'altra parte, attualmente adibita agli spettatori ospiti. La West Stand è chiamata Drumcondra Stand, ed è la sede dei Brogaid Dearg, gruppo di tifosi organizzati al seguito della squadra. Nell'altro settore si trova la Ballybough End, aperta solo in caso di necessità.

Si chiude cosi il nostro primo viaggio attraverso le Capitali del calcio britannico ed Irlandese: ora prepariamo i bagagli e ci avviamo verso Belfast, la seconda tappa del nostro viaggio.

Slaintè!

 
 
 

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Creato da Luca Bonomi

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